Nata a Edolo nel 1906, Lisli Carini studia legge e si laurea all'università di
Milano, dove conosce Lelio Basso, con il quale si sposa nel 1932. Dal matrimonio
nascono tre figli.
Pur condividendo le scelte antifasciste e il bisogno di libertà e di
autentica democrazia che caratterizzano l'attività politica di Basso,
Lisli Carini ha sempre preferito seguire un percorso proprio, culturale e di
impegno civile, non direttamente politico. Da questo atteggiamento scaturiscono
in un primo tempo le attività nel settore educativo, nell'organizzazione
culturale, l'impegno nel Comitato italiano per il disarmo nucleare, di cui è segretaria
e animatrice sino al 1963. Nel 1969 lascia Milano (vi tornerà nel 1990)
per stabilirsi a Roma, dove segue da vicino le vicende che portano alla costituzione
della Fondazione Lelio e Lisli Basso. In questi anni si intensifica la sua
attività di scrittrice, iniziata nel 1959 con la pubblicazione per le
edizioni Avanti di Il sole sorge a ponente, un lavoro di documentazione che
riflette la passione dedicata alla battaglia contro l'armamento nucleare. Seguono
nel 1974 La grande memoria (Cino Del Duca); Io-Tu (La Luna, 1988) e Cose mai
dette (Il Mulino, 1995).
I temi di approfondimento di Lisli Basso vanno dalla cibernetica alla biotecnologia,
alla comunicazione animale, alle malattie endemiche; riguardano la società moderna,
meglio: l'uomo moderno, che deve urgentemente ripensare il mondo perché è incapace
di controllare gli esiti delle sue ambizioni: spreco, violenza su popoli, gruppi,
singoli. Una schiacciante potenza di mezzi e un'immutata ignoranza dei fini.
Le sue preoccupazioni, i suoi pensieri, anticipano la crisi morale dell'Occidente.
Quanto al tema femminista, Lisli Carini ha voluto dare le sue risposte. Il
fatto che la Fondazione Lelio e Lisli Basso, nata nel 1972 dall'ISSOCO – Istituto
per lo Studio della Società Contemporanea - porti il suo nome oltre
a quello di Lelio, non è certamente un fatto formale. Muore a Milano
nel 1996.