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Cronologia

Il Dopoguerra ( 1945-1948 )

Gli anni del dopoguerra sono di febbrile attività politica. Basso è uno dei massimi dirigenti del Partito socialista e si impegna a favore della costituzione di un partito unico della sinistra, il partito della classe operaia, al quale spera si possa affidare non soltanto la lotta per l'eguaglianza sociale ma anche un rinnovamento civile del paese dopo la fase fascista. Al primo Consiglio nazionale del Psi, nel luglio 1945, è nominato vicesegretario. Nel 1946 fonda a Milano la rivista Quarto Stato e alle elezioni del giugno viene eletto deputato alla Costituente per il collegio di Milano-Pavia.
Al Congresso di Roma del Partito socialista, nel gennaio 1947, viene eletto segretario generale. Basso raccoglie il consenso di un'ampia maggioranza che appoggia le sue idee sul partito e sulla democrazia. E' l'anno della scissione socialdemocratica, guidata da Giuseppe Saragat, al quale Basso si oppone duramente. Nel ruolo di segretario, si dedica alla ferrea riorganizzazione del Partito e, nel 1948, aderisce senza entusiasmo alla scelta del Fronte popolare con il Partito comunista, la cui sconfitta elettorale segnerà, nel 1949, la fine del suo mandato.
Padre costituente dell'Italia repubblicana, Basso contribuisce alla formulazione della Carta costituzionale con le sue doti politiche e di esperto giurista. Qualità che si rivelano nell'Assemblea costituente dove acquisisce da subito un ruolo di primo piano. Membro della Commissione dei 75 e della prima sottocommissione sui “diritti e doveri dei cittadini”, propone una concezione delle istituzioni e della democrazia fondate sulla partecipazione attiva dei cittadini. E' noto il suo intervento nella redazione dell'art.3 sulla necessità di rimuovere gli ostacoli alla libertà e l'eguaglianza dei cittadini e dell'art.49 sul ruolo dei partiti; così come la battaglia contro l'art. 7 sul Concordato tra Stato e Chiesa cattolica.